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Autore Religiolus - vedere per credere
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 16-02-2009 00:32  
Trama: Un documentario realizzato dal comico Bill Maher che mette alla berlina vari credo e religioni del mondo, confrontandole con il suo spirito ateo e dando motivazioni contrarie possibili con domande e risposte incessanti. In un viaggio intorno al globo Maher non risparmia davvero nessuno, cattolici ed ebrei, musulmani e sette minori, coinvolgendo varie personalità più o meno importanti, aggiungendo filmati di repertorio per quelle più famose, come Tom Cruise.



Recensione: Bill Maher è il presentatore di questo documentario dissacrante sulle religioni, dove il titolo originale Religulous è nato dalla sezionatura delle parole “Religion” e “Ridiculous” (quello italiano invece con quella storpiatura non significa assolutamente nulla).
Comico ed intrattenitore tv di professione, ma anche scrittore, Maher compie un autentico giro del mondo in svariati paesi (tra cui Olanda e Italia) diretto da Larry Charles, l'autore di Borat, per cercare di far capire al pubblico i limiti dei dogmi e delle credenze di alcune religioni che si fondano su tesi extrascientifi che non dimostrabili (il film stesso ci dice che il 93% degli scienziati è ateo o agnosta, nel film ne viene intervistato un raro caso di scienziato credente cristiano). L'anchorman della HBO (casa di produzione di Sex and the City e di vari telefilm e programmi off) non risparmia davvero nessuno, colpendo ogni possibile punto debole di ogni religione, tutte le più grandi comprese (cattolici, ebrei e musulmani) ma anche di movimenti minori, come una surreale congregazione di camionisti che hanno la chiesa in un rimorchio ma anche scientology e Tom Cruise (non intervistato direttamente ma presente in immagini di repertorio), suo esponente più famoso.
Maher è bravissimo a mettere in crisi chiunque (speriamo che ci sia stato un montaggio onesto che non ha escluso argomentazioni contrarie alla base di ateismo del film) con domande circostanziate e ben documentate (come quella degli dei egizi la cui storia è stata scritta prima di quella narrata nei vangeli e scopriamo che ha parecchi punti di contatto in date e situazioni con essi), a cui molte volte gli intervistati rispondono in maniera evasiva o con futili contromotivazi oni. Alla fine la risposta che si sente dire più frequentemente dai credenti o dai religiosi è che il volere di Dio è motivato da lui stesso e dalle sue logiche particolari apparentemente senza senso molte volte, chi ha fede se la tiene per poter sperare in qualcosa nei momenti di difficoltà, scientificamen te non è assolutamente nulla di provato.
Autentico documentario on the road (in stile quark con le camminate mentre si commenta nei luoghi sacri), tra le varie cose presentate (sono davvero tante per i suoi 101 minuti) Religiolus ci fa scoprire che ad Orlando c'è un parco divertimenti a tema religioso (Holyland), ad Amsterdam (dove si cita la morte del regista gay Theo Van Gogh) c'è un club musulmano gay, uno dove si ha la fede con la marijuana, poi dopo ci sono varie amenità come un predicatore sudamericano di nome Jose Luis De Jesus Miranda comanda una setta che lo ha eletto a nuovo gesù del secondo avvento. Saggezza del conduttore è quella di dare un ampio risalto alle proprie argomentazioni (marcate con dei sottotitoli molte volte ironici e qualche quadretto picture in picture che ritrae l'argomento mentre sotto il documentario prosegue) ma anche di permettere a chi è intervistato di poter replicare, qualche rara volta in maniera efficace altre in modo elusivo. Per rendere divertente oltre che esaustivo il lavoro, ci sono anche degli inserti di cartoni animati e delle efficaci battute di Maher che stemperano la tensione venutasi a creare per le domande che fanno paura con risposte che rischiano di atterrire chi subisce.
A differenza dell'anti Bush per eccellenza Michael Moore che tratta i suoi documentari come uan spada per le proprie tesi (l'ex presidente USA è qui comunque ampiamente citato), Charles e Maher sanno, pur in un ottica di sconfitta che traspare per chi intervistano, che il dibattito sia portato avanti senza troppa acredine ma in sereno atteggiamento di voler capire come mai certe volte ci si ostina a voler far sembrare avvenimenti spiegabili (come la storia del bicchiere fuori dal finestrino che si riempie di acqua, ma anche le logiche dell'evoluzione) dei miracoli, solo perchè sono stati chiesti e si sono realizzati, come anche e di contro, certe cose che non hanno senso scientifico (la verginità della Madonna per esempio) vengono accettate senza problemi.
Gli autori comunque hanno a cuore sopratutto un argomento:quello del fanatismo religioso (musulmano sopratutto) che porta in suo nome e gloria i kamikaze assassini, le conquiste delle terre (i crociati) e le guerre in generale. Se non ci fossero le religioni, che sono, su base scientifica, del tutto inutili, neppure molte lotte e morti ci sarebbero, perchè se non ci fosse l'assunto dell'insegnamento violento contro gli infedeli o i contrari, nessuno imbraccerebbe un fucile gridando la gloria del proprio Dio. Ovviamente l'argomentazione è spinosa:non potendo trattare, criticandole per gusto personale e scelta morale, in recensioni cinematografic he, la giustezza o meno degli assunti presentati ma solo presentare ciò che la pellicola mostra, possiamo dire soltanto che rimaniamo colpiti nel vedere come i mormoni abbiano una organizzazione assolutamente rigida che esclude da tutto chi ne esce o tentenna nel credo senza pietà, i musulmani condannano non l'omosessualità in se stessa ma il fatto della sodomia, che i cattolici chiedano cose che non sono assolutamente in linea con un rispetto del pensiero altrui ("non avrai altro Dio al di fuori di me, unico e solo" escludendo l'esistenza di altri, e che in fondo dei dieci comandamenti solo due sono applicabili alla odierna vita, come il non uccidere e il non rubare, ci si chiede se servivano bibbie e vangeli per dire di non compiere questi atti). Sta ad ognuno a questo punto vedere cosa vuol dire, sentire o vedere (le tre scimmiette del cartellone sono lì in questo senso), in fondo lo stesso Maher suggerisce che in barba ad ogni discorso chi vuol credere e avere fede nonostante, troverà scuse poco plausibili nel reale, valide nell'indimostrabile astratto. Il monito finale quindi di conversione all'ateismo abbandonando religioni violente per far trionfare la logica di pensiero pacifista, è destinato a cadere nel vuoto.
In definitiva un documentario che spaccherà chi lo vede in vari fischi ed applausi per quanto espone, ben realizzato, ottimamente documentato e che non stanca minimamente per la sua realizzazione divertente e spumeggiante, con un grande conduttore dalle mille domande. Alla fine vi sentirete sconcertati perchè tante cose danno a pensare e ben poco a credere nell'insegnamento religioso, che fa la figura di essere finalizzato alla conquista oppure all'avere benefici economici. Lo consigliamo senza tema perchè interessante, ma sopratutto perchè scorre via ottimamente nelle sue argomentazioni e luoghi diversificati.
Ognuno dovrà trarre le proprie conclusioni con serenità, senza sentirsi offeso ma solo contestato per ragioni logiche e non personali.

pubblicato su Cine Zone
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